Bernardo Balestrieri - Scultura raffigurante testa di giovine
Pubblicato da Massimo Sarandrea il 5 Ottobre 2014
Bernardo Balestrieri (Palermo, 1888 - 1965)
“Scultura raffigurante testa di giovine”
Bronzo
Secondo decennio del XX secolo
Dimensioni: h. 36 cm x l. 49 cm compresa la base marmorea in giallo di Siena
Firmato alla base: Balestrieri B. Roma
Bernardo Balestrieri studia all'Accademia di Belle Arti di Palermo dove segue le lezioni di Francesco Lojacono e Ettore De Maria Bergler, mentre Vincenzo Ragusa è il suo insegnate di scultura.
Nel 1904 trasferitosi a Roma partecipa al concorso cittadino per il Pensionato Artistico Nazionale di scultura, aggiudicandosi il secondo premio con il gruppo Il lavoro e sempre a Roma, si diploma alla scuola dell'arte della medaglia, presso la zecca del Regno.
Entra in contatto con altri maestri siciliani ormai di chiara fama come Mario Rutelli e Ettore Ximenes, attivi nella capitale già da diversi anni e nel 1921 espone sempre a Roma Il giocatore di palla.
Ritorna quindi a Palermo verso la fine degli anni venti, dove lavora come decoratore, realizzando fregi architettonici e come ritrattista principalmente per la borghesia cittadina; nel 1928 e nell'anno successivo partecipa alle mostre del Sindacato Siciliano Fascista di Belle Arti.
Diventato docente al liceo artistico di Palermo, dirada negli anni la sua attività espositiva, mantenendo nella scultura una forte impronta tardo ottocentesca, con i suoi temi preferiti tratti dalla vita quotidiana; figure comuni che grazie ai modi del verismo meridionale mai abbandonati, riescono a rendere l'intrinseca poesia, i sentimenti del vivere di ogni giorno ancora ben evidente anche nella Testina in bronzo esposta nel 1955 alla I Mostra di Arti Figurative del Sindacato Regionale Siciliano di Belle Arti al Circolo Artistico di Palermo.